( Foto di Alena Koval e Tatiana da Pexels )
Partiamo chiarendo subito, che l'ecobonus 110% del 2020, non rende i lavori IMMEDIATAMENTE gratuiti, almeno che non si decida di cedere il proprio credito a una azienda disponibile ad acquistarlo ad esempio ad una banca. (più sotto vi abbiamo riportato un esempio concreto).
L’ecobonus 110% finalmente è stato approvato ed è stato chiarito che gli infissi rientrano con un proprio importo specifico, ma a condizione che accompagnino uno dei lavori “trainanti”, ( cambio caldaia e/o cappotto) e che insieme ad essi si ottenga una miglioria di almeno due classi energetiche superiore a quella pre-esistente ( quindi, per esempio passando da una classe energetica "G" ad una classificazione energetica "E").
SOLO IN QUESTI CASI E SOLO SE RIENTRANO NELLA CASISTICA DEI SOGGETTI AMMESSI dall’ l'ECOBONUS 110% prevista dalla legge, se rispettano i parametri di costo previsti, tali lavori ( compresi gli INFISSI) possono essere rimborsati ( piu’ che interamente) dallo Stato in 5 anni sotto forma di credito di imposta: ossia non pagando le imposte sul proprio reddito per l’importo corrispondente.
Questo significa che, io privato, dovrò pagare da subito l’ azienda fornitrice dei beni (di infissi, o caldaie, ecc.) tramite bonifico ( quello con la procedura prevista per i recuperi fiscali, come si è sempre fatto ) e una volta terminati i lavori, lo Stato mi rimborserà non facendomi pagare le imposte per un quinto dell’ l’importo corrispondente ai lavori eseguiti per ognuno dei successivi 5 anni. ( se sono dipendente, cio’ avverrà attraverso la mia busta paga.)
Ma se non ho abbastanza imposte da compensare in ognuno di questi anni ?
La parte che ho pagato e che supera le imposte che pago normalmente NON la posso recuperare, a meno che….la ceda a qualcuno che puo’ invece recuperarla. ( cessione del credito )
FACCIAMO UN ESEMPIO:
Marco vuole ristrutturare il suo appartamento in edificio unifamiliare, comprando pompe di calore e cambiando gli infissi.
Il tecnico gli dice che sicuramente migliorerà di due classi l’efficienza energetica e che sicuramente potrà usufruire dell’ecobonus.
Marco è un lavoratore dipendente e nella sua certificazione unica che il datore di lavoro gli dà ogni anno risulta che le imposte che il datore di lavoro paga per lui sono all’incirca 6500 euro all’anno.
I lavori della casa , dopo vari preventivi, ammontano a 50.000 euro ( tra pompa di calore e infissi ). Marco teoricamente potrebbe detrarsi ben 55.000 euro ( 110% di 50,000) dalle tasse in 5 anni, grazie all ecobonus 110% del 2020, che in 5 anni corrisponderebbero a 11.000 euro all’anno --> 55.000 euro/5 anni.
Ma Marco ha solo 6.500 euro di tasse da recuperare all’anno : quindi in realtà, se non trova un’altra soluzione , oltre a non poter recuperare i 1000 euro all’anno di premio ( il 10% in piu’ della spesa sostenuta come previsto dall’ecobonus), dovrà spendere in totale ben 17.500 euro di tasca sua.
Infatti la differenza tra 10.000 euro ( 100% della spesa sostenuta per ognuno dei 5 anni) e i 6.500 euro di tasse all’anno moltiplicato per 5 anni sarà il suo reale costo ( 50.000-32.500(=6.500*5) = 17.500 euro.
Come fare quindi ?
Sulla base della nuova legge Marco puo’ cedere ad un ente terzo (ad esempio ad una banca) non solo i 32.500 euro che riuscirebbe a recuperare, ma tutti i 50.000 euro, oltre ad una parte del 10% del surplus prevista dall’ecobonus!
Come funziona questa cessione del credito ? chi la fa ? Marco riuscirà davvero a recuperare tutti i soldi ?
Marco si è reso conto che non guadagna a sufficienza per recuperare dalle imposte tutta la spesa delle pompe di calore e degli infissi.
Va dalla sua Banca che gli dice che deve istruire la pratica e che, quando il suo tecnico di fiducia presenterà la certificazione che attesta che i lavori sono conformi ai risultati richiesti dalla legge, e la banca avrà fatto i suoi controlli, gli potrà dare il denaro corrispondente al 102% delle spese presentate ( la differenza con il 110 sarà il compenso della banca).
Per poter ottenere il denaro dalla banca Marco dovrà presentare quindi un documento :
l’Asseverazione da parte del suo tecnico che certifica che i lavori soddisfano i requisiti della legge.
La banca controllerà tutta la documentazione e se andrà tutto bene, acquisterà il credito!
ATTENZIONE PERÒ!
Parlando con la banca Marco scopre che deve comunque anticipare lui la spesa dei lavori ai fornitori, almeno in parte: la banca gli darà infatti l’importo dell’ecobonus solo dopo che avrà accertato che è tutto in regola, quindi almeno a stato avanzamento lavori terminato.
Tale anticipo puo’ essere finanziato dalla banca , che deve comunque istruire una pratica specifica e su di esso fa pagare gli interessi .
Così facendo Marco puo’ cedere il credito rimanente o interamente alla Banca e SOLO IN QUESTO CASO grazie alla cessione del credito per l’ecobonus 110% 2020, Marco può recuperare interamente quanto speso per i suoi lavori!
IL NOSTRO CONSIGLIO: PRESTATE ATTENZIONE!
Visto l’alto numero di documenti necessari e complessi, vi consigliamo di rivolgervi a tecnici o professionisti qualificati!
Sbagliare un documento potrebbe regalarvi spiacevoli sorprese in futuro!
E se i lavori che dovete fare, comprendono anche gli infissi, acquistandoli con Legno Service & Art abbiamo la possibilità di affidarci ad una nostra rete di professionisti come : commercialisti, tecnici qualificati che si occuperanno per voi di tutte le pratiche burocratiche per accedere all’ Ecobonus 110% !
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